Ancora una volta il tradizionale evento Natal’…cor’a cor’, organizzato dalla “Tribuna in rete” e dal mensile “Confronto”, ha riscosso vivo successo. L’Amministrazione Comunale di S. Maria a Vico, con la sensibilità di sempre, ha collaborato all’iniziativa tenutasi giovedì 5 dicembre 2024 nella Sala “Mazenod” del Complesso Aragonese. L’intento era quello di dare continuità alla tradizione che vede non pochi cittadini sanmaritani impegnati nell’arte poetica, specialmente in dialetto. È stato costruttivo, dunque, riunirsi nella ricorrenza natalizia per gustare i frutti formativi dell’esercizio poetico. All’invito, da parte dell’organizzazione, di non mancare all’appuntamento artistico e musicale, i cittadini, nonostante il freddo, hanno aderito e portato, con la folta presenza, tanto calore e affetto. Durante la serata i saluti del primo cittadino Andrea Pirozzi, del Vice Sindaco Veronica Biondo e dell’Assessore Tiziana Pascarella, e la presentazione dell’opuscolo di liriche in napoletano a cura di Mimmo Campagnuolo. Nel collage scatti del Photographer Gabriele Scognamiglio. Monica Stravino: “Il 5 dicembre 2024 si è svolto il consueto incontro natalizio di poesia a S. Maria a Vico presso la Sala “Mazenod” della Basilica. È diventata ormai una tradizione quella che il giornalista Mimmo Campagnuolo ha ideato nel lontano 2007, un’iniziativa supportata dalle istituzioni e accolta con entusiasmo dalla cittadinanza. Quest’anno è stato un incontro ancora più speciale perché alla declamazione delle poesie degli amici poeti si è aggiunta la presentazione dell’opuscolo di liriche in dialetto napoletano “I miei ricordi, le mie emozioni”, liriche premiate in diversi concorsi letterari, del vulcanico Mimmo Campagnuolo che non smette mai di stupirci. Il pubblico è stato omaggiato dell’opuscolo impreziosito da illustrazioni d’autore e ha potuto ascoltare i versi declamati dal Maestro Fausto Morgillo sulle note di un violino e di un violoncello. È stato un momento di aggregazione coinvolgente in cui profonde emozioni e buoni propositi sono stati i protagonisti. Buon Natale 2024! Maria Bernardo Puoti: “Frammenti di vita le poesie di Mimmo Campagnuolo che svelano un’anima nella contemporaneità con tutte le sue problematiche (passioni, sentimenti, emozioni, pure e semplice umanità), espresse nella maniera più fresca e più efficace del pensiero poetico. Apprezzata e anche premiata la sua produzione in vernacolo: certe parole, certi sentimenti e certe emozioni sono intraducibili in una lingua diversa dalla lingua “madre” napoletana, di cui sono quotidianamente ed inevitabilmente intrise le nostre anime e le nostre espressioni. Complimenti Mimmo”. Luigi Crisci, Luigi De Lucia, Gildo Nuzzo (già Studio G3): “Lo scorso 5 dicembre, abbiamo avuto il piacere di assistere all’incontro culturale dal titolo A Natal’…cor’a cor’.. Ai microfoni della manifestazione si sono succeduti cittadini che si dilettano nell’ arte poetica dedicandovi il tempo libero, per il proprio e nostro diletto. Vera fortuna è stata quella di poter partecipare e ascoltare i loro componimenti che hanno riempito il cuore di emozioni, in particolare per la loro stesura in “lingua napoletana”. Quello che ci ha maggiormente colpito è il fervore con cui gli autori hanno declamato alcuni loro brani, pur essendo ciascuno di loro dedito, con successo, ad altre attività professionali, hanno saputo trasmettere sentimenti molto profondi che hanno commosso tutti i presenti. Una menzione particolare va indirizzata all’instancabile organizzatore della serata, Mimì Campagnuolo (Teo), per il suo contributo alla divulgazione preziosamente artistica: rimarrà sempre presente nei nostri cuori”. Antonella Papa:” Il libro si presenta come un viaggio intimo e profondo attraverso emozioni, intrecciate con riflessioni sulla vita, l’amore, il dolore e la speranza. Ogni poesia in questa raccolta sembra essere un piccolo mondo a sé, ma insieme creano un’armonia che risuona nel lettore, invitandolo a riflettere sulle proprie esperienze e percezioni”. Franca Cangiano, Stefano e Pina: “Io e i miei compaesani siamo stati contenti di essere venuti all’ evento “A Natal’…cor a cor’…ci siamo sentiti subito tra amici, si respirava un’aria accogliente. I brani e le poesie declamate dai diversi autori arrivavano ai nostri cuori suscitando gioia ed emozione. E poi gli interventi di Mimmo Campagnuolo pieni di passione e di amore per i suoi vissuti tra gioie e tristezze ci hanno davvero toccato nel profondo del cuore. A casa poi subito a leggere le sue poesie! Che dire…Complimenti e alla prossima”. Gaetano Ferrara: “Ho letto le tue poesie, le ho apprezzate molto non perché hanno il sapore del Dante, o il suono di Leopardi. Erano di altri tempi, di altra lingua, di altro sentire di altra cultura, sono lontani da noi; bisogna andare a scuola per capirli, forse. Stiamo ancora a discutere del significato di ‘Amor, che nulla amato amar perdona…’ o di ‘naufragar m’è dolce in questo mare ’. Le tue ‘emozioni le ho trovate semplici nella nostra lingua di tutti i giorni, pur così complessa, spontanee, fresche, vere, vissute e schiette come l’autore: un sorso di acqua fresca che ristora ancor prima di berlo. Narrazioni liriche di emozioni e di ricordi giovanili vissuti da molti di noi con gli stessi sentimenti, gli stessi luoghi, gli stessi anni. Un patrimonio in cui siamo entrati tutti, dove ognuno ritrova sé stesso, i suoi ricordi, le sue passioni, le ansie, tensioni, angosce, piaceri, rimorsi, esaltazioni, delusioni, vittorie e sconfitte, insomma trova la propria vita. Bravo! “ A seguire la poesia del Dott. Geppino Cortese: Tiemp’ e Natale……………………………… A Natale, pur ‘a luna par’ chiù bella
nmiez’o firmamento, chjn’e stelle.
ll’aria, che n’a vota purtava ‘e nnote
d’e zampogne ‘ e ciaramelle
oggi, pare ancora, che addora ‘e cose belle!
D’int’e case, presepi’e e alberi di pini
e p’e vie, luminarie e mercatini.
Comm’ sarrja bella p’e tutti chest’atmosfera!
Marò, ma quanta guerre, nu’ m’ par’over!
Esiste chi t’e po’ levà a pace a dint’o core!
Perdi tutto, casa, famiglia e pur’ammore!
Stu’ fatt ‘ l’avim tenè presente
se per qualche ora, a volte
stam senz’ acqua, o la corrente.
Manca o pane, a casa e a pace a tanta gente!
A Natale, in verità, s’e fermano e’ cannun
E a c’e pensà… forse p’e levà sti guerre a tuorn’
C’e’ vulesse nu ‘ Natale o juorn.
Ma mò basta cu’ sta malinconia!
Orsù! Noi siamo fortunati, e godiamoci
sta festa in bella compagnia..
capita na vot’all’anno sta magia.
‘Mportant’ assje per noi, di una certa età,
sono ancora, gli abbracci e la solidarietà.
I giovani, invece, con l’amicizia virtuale
e l’uso dell’intelligenza artificiale,
son finiti isolati, in manifesta solitudine
ma nun c’e fann’ cas’,
p’e llor’ oramaje… è un’abitudine!
Mò c’e’ l’avvento dei robò, ch’ avimm fa!
Chi mai potrà sfuggire a questa realtà!
Ma, p’e nuje anziani,
Baci, ‘e strett’e mano,
almeno chest’ , c’e riman’e!
Oggi con i sentimenti rari come l’oro
stu Natale… nuje vulim passà comm all’antico:
ancora… core core!