Mar. Mar 19th, 2024

Una moda tutta francese

Nella metà del 1600, la Francia era la capitale assoluta della moda europea.

I costumi nati nella terra francese s’insinuarono poi in tutte le capitali occidentali.

In questo periodo, la moda maschile imponeva di avere i capelli lunghi, fino alle spalle, come a simboleggiare la virilità dell’uomo che li portava.

D’altro canto, non va trascurato il fatto che le parrucche erano la soluzione al problema della calvizie, segno di un deperimento fisico o – come spesso accadeva – conseguenza della sifilide, malattia che dilagava a quel tempo.

Non trascurabile era anche la scarsità d’igiene, che contribuiva al problema. Infatti, il bagno a immersione era praticamente un rito sconosciuto e pochissimo utilizzato.

In definitiva, il rimedio alla perdita dei capelli era l’apposizione di lunghe chiome posticce.

Il pioniere della moda delle parrucche, nelle corti europee, fu il re di Francia, Luigi XIII.

Egli, infatti, temendo che la sua calvizie prematura potesse danneggiare la sua icona di re, come imperturbabile e intoccabile anche dalla natura, la nascose sotto finti riccioli voluminosi.

Il suo successore, Luigi XIV, fece lo stesso. Sfortunatamente, infatti, egli perse i capelli a causa di una malattia da cui era afflitto e utilizzò parrucche composte da capelli naturali.

Diffusasi a corte, la parrucca divenne ben presto moda, e tutte le più alte cariche dello Stato francese desiderarono possederne una, come marcatore d’elitè sociale.

Si diffuse successivamente anche in Inghilterra, presso la corte di Carlo II nel 1660, dopo un esilio in Francia di re Luigi XIV. 

Le folte chiome venivano fabbricate con resti animali (il manto di pecore o cavalli) o a volte con quelli umani (in questo caso, trattavasi di capelli di persone decedute).

In Francia, l’avvento della parrucca fu una svolta così epocale tanto da comparire anche in un articolo sul primo giornale di moda francese Le Mercure nel 1672.

Su questi tipi di giornali, i fabbricanti di parrucche, potevano pubblicizzare i loro prodotti.

Ci volle la Rivoluzione francese per dare un taglio netto (è il caso di dirlo: “da ghigliottina”) all’uso massiccio della parrucca, perché questa cominciò a considerarsi niente più che un vezzo dell’aristocrazia dell’Ancien Règime.

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